venerdì 17 maggio 2013

Intervista SENTIMENTI INVERSI a cura di Aurora Auteri

INTERVISTA 
   
ad Elena Freti & Vincenzo Maugeri 
     
(pubblicata su HorrordrEaMagazine n. 12 Maggio-Giugno2013)
 
- In quale misura ritenete che l’arte, in questo caso la poesia, sia la chiave giusta per scandagliare i propri sentimenti e dar loro una forma?
Ci sono vari metodi per dar voce alle emozioni, durante i nostri laboratori utilizziamo spesso l’arte perché è uno strumento di crescita personale semplice, potente e molto efficace. Con l’arte si gioca, ci si diverte e, senza rendersene conto, si cresce e ci si conosce meglio. L’arte ci aiuta a portare alla luce quello che abbiamo dentro, la nostra anima spesso celata dietro la forma esteriore.
Durante i laboratori utilizziamo la musica per metterci in ascolto del nostro corpo, di ciò che risuona dentro di noi e che viene risvegliato dalle note, la pittura per colorare i lati più oscuri della nostra esistenza, la scultura per dare una forma a ciò che è astratto e quindi difficilmente osservabile. Utilizziamo la poesia per liberare i sentimenti imprigionati dentro di noi attraverso parole che compongono versi in grado di raggiungere il nostro cuore e quello di chi legge. L’arte ci aiuta a portare all’esterno ciò che abbiamo dentro, a renderlo concreto, così da poterlo guardare con una certa distanza, vedere da una diversa prospettiva, elaborare. L’oggetto che stiamo osservando inaspettatamente cambia forma, ci appare diverso, si trasforma. 
  
- Le poesie qui raccolte sono un punto di arrivo o di partenza per i partecipanti ai vostri laboratori?
Ci piace considerarle allo stesso tempo il punto di partenza, il percorso e il punto di arrivo.
E’ certamente il punto di partenza in un percorso di crescita e di conoscenza, il percorso che porta in territori inesplorati più in contatto con il proprio animo, con le proprie potenzialità e la propria forza interiore. Di arrivo perché il raggiungimento di un grande risultato, l’espressione di nuove esperienze, nuove sensazioni, nuovi pensieri e nuove dimensioni. Il punto di arrivo per poi ripartire per un nuovo meraviglioso viaggio, una nuova avventura, una nuova vita…
 
- Alla fine di questa raccolta incitate il lettore a esprimere i propri sentimenti e a creare versi propri. Sarebbe poi possibile per lui inviarvene qualcuno per capire quanto, eventualmente, stia invece celando ancora dentro sé?
Sarebbe per noi un grande piacere ricevere le poesie scritte autonomamente che, perché no, potrebbero diventare materiale per il prossimo libro. E’ più facile però affrontare “il viaggio” insieme, da soli c’è il rischio di perdersi… in un gruppo l’energia di ogni membro si unisce a quella degli altri, risuona in ognuno, viene amplificata.
 
- Come si svolgono i vostri laboratori?
I laboratori si svolgono in un contesto sicuro e unico, protetto e in assenza di giudizio. Cerchiamo di creare un ambiente accogliente e stimolante, proponiamo ad ogni incontro nuovi temi e nuove tecniche spaziando dalla meditazione all’arte, dal gioco alla filosofia e ci affidiamo al processo ovunque ci porti. 
  
- L’idea di raccogliere le poesie in un libro è nata da voi o dai partecipanti?
La bellezza, la ricchezza e la profondità delle poesie hanno stupito noi come gli autori. Ci siamo ritrovati tra le mani materiale prezioso che non poteva finire dimenticato in un cassetto e a cui valeva la pena dare la dignità che merita. Abbiamo proposto noi la pubblicazione del libro che è stata accolta con entusiasmo da tutti gli autori.
 
- All’interno della “Scuola di Cura di Sé” avete intrapreso un percorso personale che vi ha spinto a voler aiutare e coinvolgere altre persone nel non semplice cammino di entronauti?
Frequentando la “Scuola di Cura di Sé” abbiamo iniziato un viaggio tra le meraviglie e le profondità del nostro essere, un viaggio a volte difficile, doloroso e faticoso che ci ha portati in luoghi sorprendenti. Il nostro viaggio non è concluso, pensiamo che il percorso di crescita e di ricerca introspettiva debba durare tutta la vita. La “Scuola di Cura di Sé” ci ha cambiati, ci ha fatti piangere e gioire, ci ha dato tanto e ci ha resi capaci di dare. Siamo riusciti a migliorare notevolmente la qualità della nostra vita, vorremmo contribuire a migliorare quella degli altri.
 
- Qual è il punto di partenza a partire dal quale l’individuo può approcciarsi in modo positivo e costruttivo a guardare se stesso e il mondo con occhi nuovi?
Il punto di partenza è dentro di ognuno di noi, è lì che dobbiamo cercare. E’ necessario avere la forza e il coraggio di guardarci dentro e di accogliere tutto quello che troviamo con la mente aperta e in assenza di giudizio. 
   
- Secondo voi, qual è lo spirito con cui il lettore dovrebbe approcciarsi a questa vostra raccolta e quale sentimento e interesse dovrebbero muoverlo verso di essa?
Il lettore dovrebbe approcciarsi a questa raccolta senza pretese e senza giudizio, ma con l’apertura sufficiente a cogliere e ad accogliere la passione che gli autori hanno messo tra le parole, oltre le parole, lasciarsi accarezzare dolcemente dai versi, lasciarsi trasportare. Chi legge scopre le proprie emozioni impossessandosi così di qualcosa che viene dallo scrittore ma che appartiene anche a lui. 
  
Ringraziamo Elena Freti e Vincenzo Maugeri per la loro disponibilità.
a cura di
Aurora Auteri

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